Il manoscritto perduto di Kerouac
In contemporanea con Stati Uniti e Inghilterra, arriva in libreria settant’anni dopo La vita stregata di Jack Kerouack, il racconto che il padre della Beat Generations aveva scritto all’età di 22 anni.
La vita stregata appartiene alla prima giovinezza di Keouac, aveva 22 anni quando la scrisse. Nel 1944 convinto di averne dimenticato su un taxi l’unica copia manoscritta, l’autore la riteneva perduta. Invece il manoscritto era al sicuro in un armadio della Columbia University (probabilmente quello della stanza di Allen Ginsberg), da dove è riemerso di recente. Doveva costituire la prima parte di un romanzo ambientato nell’immaginaria cittadina di Galloway Massachusetts, trasparente specchio della natale Lowell. La vita stregata racconta – con trasparenti spunti autobiografici – la formazione di Peter Martin (personaggio che comparirà in La città e la metropoli) e dei suoi amici: il romantico avventuriero Dick Sheffield e il poeta idealista Garabed Tourian (quest’ultimo ispirato a Sebastian Sampas, che proprio nel 1944 era caduto nello sbarco alleato ad Anzio). Sullo sfondo di una profonda crisi ideale e politica e dell’imminente ingresso degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale, i tre sognano di evadere dalla vita di provincia – chi attraverso la scrittura, chi arruolandosi, chi ipotizzando una carriera universitaria: «Un giorno anche lui, Peter, avrebbe affittato una stanza modesta a Manhattan… Allora, solo allora, sarebbero arrivate le sfide fondamentali della vita vera!»